mercoledì 9 maggio 2012


Sentinellatorre: una serie di lettere con duplice lettura. L’interpretazione viene lasciata al lettore e comporta in ogni caso una spiegazione della mission di questo nuovo progetto.
Il contenitore è la torre carrarese di Piove di Sacco: all’interno (ma, infrangendo le regole della tridimensionalità, anche all’esterno) avrà luogo un mostra d’arte che durerà tutta l’estate del 2013. Un progetto esclusivo nato dall’iniziativa dell’artista Elena Cecchinato che si confronterà con una rassegna di opere tradizionali, appartenenti al passato, per poter comprendere la direzione dell’arte nel XXI secolo, in equilibrio tra reiterazione e sperimentazione. Un abbraccio largo quanto tutta la storia dell’arte. Ad accompagnare questa mostra, in equilibrio tra contemporaneo e passato, tantissimi eventi, conferenze, dibattiti, workshop, iniziative, performances.
Senti nella torre….o sentinella torre?
Storicamente il mastio era presidiato da sentinelle. Ecco che il titolo racchiude un richiamo storico e, al tempo stesso, una metafora. La sentinella, per antonomasia, è persona vigile, che sta all’erta e che non abbassa mai la guardia. Questo lo scopo del progetto: sviluppare ricettori per stimoli artistici, dar vita a fucine di creatività, attivare laboratori interdisciplinari. L’arte al centro dell’attenzione, in tutta la sua multi-dimensionalità di forme espressive: disegno, letteratura, danza, teatro, musica, video, design, architettura.
La sentinella non dorme: ha antenne pronte e sensibili, percepisce ogni singolo movimento, osserva l’orizzonte, scorge ciò che sta oltre, prevede i movimenti. Così fa anche colui che ama l’arte. In una sorta di attesa attiva, riesce a vivere il presente imparando dal passato e proiettandosi già nel domani.
Il titolo può anche essere letto come un invito: senti nella torre. Il verbo sentire non è stato mai più adatto come in questo caso. Si può infatti sentire con le orecchie. L’udito è un senso meno diretto della vista, ma l’arte contemporanea ha superato qualsiasi confine tra i cinque sensi ed oggi esistono capolavori che non devono essere solo visti, ma anche sentiti, odorati, toccati. Il sentire però va anche al di là della semplice circostanza fisica. Si sente con l’anima e con il cuore: sentire è quindi una dimensione emotiva, privata ed individuale, in quanto ognuno di noi segue delle personali intuizioni per avere coscienza del proprio vissuto interiore. Le sensazioni sono ciò che ne possiamo dedurre da questo percorso spirituale e fisico. L’arte comunica, muove mondi interiori, ci fa riflettere e ci fa sentire vivi. Questa l’ambizione del progetto in torre: una mostra d'arte lunga tutta un’estate, un fitto dialogo tra arte tradizionale e arte moderna, un incontro tra generazioni.

Elisa Spinello