Sentinellatorre: una serie di lettere con duplice lettura. L’interpretazione
viene lasciata al lettore e comporta in ogni caso una spiegazione della mission di questo nuovo progetto.
Il contenitore è la torre
carrarese di Piove di Sacco: all’interno (ma, infrangendo le regole della
tridimensionalità, anche all’esterno) avrà luogo un mostra d’arte che durerà
tutta l’estate del 2013. Un progetto esclusivo nato dall’iniziativa
dell’artista Elena Cecchinato che si
confronterà con una rassegna di opere tradizionali, appartenenti al passato, per
poter comprendere la direzione dell’arte nel XXI secolo, in equilibrio tra
reiterazione e sperimentazione. Un abbraccio largo quanto tutta la storia
dell’arte. Ad accompagnare questa mostra, in equilibrio tra contemporaneo e
passato, tantissimi eventi, conferenze, dibattiti, workshop, iniziative, performances.
Senti nella torre….o
sentinella torre?
Storicamente il mastio era presidiato da sentinelle. Ecco che il
titolo racchiude un richiamo storico e, al tempo stesso, una metafora. La
sentinella, per antonomasia, è persona vigile, che sta all’erta e che non
abbassa mai la guardia. Questo lo scopo del progetto: sviluppare ricettori per
stimoli artistici, dar vita a fucine di creatività, attivare laboratori
interdisciplinari. L’arte al centro dell’attenzione, in tutta la sua
multi-dimensionalità di forme espressive: disegno, letteratura, danza, teatro,
musica, video, design, architettura.
La sentinella non dorme: ha antenne pronte e sensibili, percepisce
ogni singolo movimento, osserva l’orizzonte, scorge ciò che sta oltre, prevede
i movimenti. Così fa anche colui che ama l’arte. In una sorta di attesa attiva,
riesce a vivere il presente imparando dal passato e proiettandosi già nel
domani.
Il titolo può anche essere letto come un invito: senti nella
torre. Il verbo sentire non è stato mai più adatto come in questo caso. Si può infatti
sentire con le orecchie. L’udito è un senso meno diretto della vista, ma l’arte
contemporanea ha superato qualsiasi confine tra i cinque sensi ed oggi esistono
capolavori che non devono essere solo visti, ma anche sentiti, odorati,
toccati. Il sentire però va anche al di là della semplice circostanza fisica.
Si sente con l’anima e con il cuore: sentire è quindi una dimensione emotiva,
privata ed individuale, in quanto ognuno di noi segue delle personali
intuizioni per avere coscienza del proprio vissuto interiore. Le sensazioni
sono ciò che ne possiamo dedurre da questo percorso spirituale e fisico. L’arte
comunica, muove mondi interiori, ci fa riflettere e ci fa sentire vivi. Questa
l’ambizione del progetto in torre: una mostra d'arte lunga tutta un’estate, un
fitto dialogo tra arte tradizionale e arte moderna, un incontro tra
generazioni.
Elisa
Spinello
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